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Sostenibilità- Contributi

Nuova norma ISO 37001:2025

La norma ISO 37001, dedicata ai Sistemi di Gestione Anti-Corruzione (ABMS), ha subito una revisione significativa nel 2025 rispetto alla versione del 2016. Questa nuova edizione introduce aggiornamenti mirati a rafforzare la cultura dell’integrità, integrare la sostenibilità nelle pratiche anti-corruzione e migliorare l’allineamento con altri standard ISO.

Principali Differenze tra ISO 37001:2016 e ISO 37001:2025

1. Enfasi sulla Cultura Etica e Leadership

La versione 2025 pone una maggiore enfasi sull’impegno della leadership nel promuovere una cultura di integrità e tolleranza zero verso la corruzione. Si richiede una partecipazione attiva della direzione nel monitorare e rafforzare le politiche anti-corruzione.

2. Integrazione dei Rischi Legati al Cambiamento Climatico

Sono stati introdotti requisiti per valutare i rischi di corruzione associati a iniziative legate al cambiamento climatico, come progetti di sostenibilità e finanziamenti verdi. Questo riconosce l’intersezione tra governance ambientale e rischi di corruzione. 

3. Gestione dei Conflitti di Interesse

La nuova edizione introduce criteri specifici per l’identificazione e la gestione dei conflitti di interesse, assicurando che tali situazioni non compromettano l’integrità dell’organizzazione

4. Chiarimento del Ruolo della Funzione Anti-Corruzione

Viene definito in modo più preciso il concetto di “funzione anti-corruzione”, delineando responsabilità, indipendenza e risorse necessarie per un’efficace operatività. 

5. Allineamento con Altri Standard ISO

La terminologia e la struttura della norma sono state armonizzate con altri standard ISO, facilitando l’integrazione del sistema di gestione anti-corruzione con altri sistemi di gestione, come ISO 37301 per la gestione della conformità. 

Tabella Comparativa: ISO 37001:2016 vs ISO 37001:2025

AspettoISO 37001:2016ISO 37001:2025
Leadership e Cultura EticaImpegno generale della leadershipMaggiore enfasi su cultura etica e integrità
Rischi AmbientaliNon specificatiInclusione dei rischi legati al cambiamento climatico
Conflitti di InteresseLinee guida generaliRequisiti specifici per identificazione e gestione
Funzione Anti-CorruzioneNon definita chiaramenteDefinizione dettagliata di ruoli e responsabilità
Allineamento ISOLimitatoArmonizzazione con altri standard ISO
Gestione Terze PartiDue diligence standardRequisiti più stringenti per la gestione dei rischi

Conclusione

La transizione alla ISO 37001:2025 rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro la corruzione, incorporando aspetti di sostenibilità e rafforzando la governance interna. Le organizzazioni sono incoraggiate ad aggiornare i loro sistemi di gestione per allinearsi ai nuovi requisiti, migliorando così la trasparenza e la fiducia degli stakeholder.

Digitale e sistemi sicurezza

Bando contributi per la transizione digitale e per sistemi di sicurezza Costa Toscana– anno 2025

A disposizione 2 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le iniziative delle imprese localizzate nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa.  Di questi 1.500.000 euro sono riservati alle Microimprese (imprese con un numero di dipendenti inferiore a 10) mentre 500.000 euro sono destinati alle restanti dimensioni di impresa.

Sono finanziabili i progetti che prevedono l’acquisto di beni e afferenti a due ambiti: 

  • ambito digitalizzazione: investimenti rientranti in almeno una delle tipologie indicate nell’allegato relativo alle Tecnologie abilitanti di industria 4.0.
  • ambito sicurezza: investimenti per la realizzazione di sistemi di antintrusione, antifurto, antitaccheggio, controllo accessi, videosorveglianza anche integrati con sistemi automatici di chiamata autorità di pubblica sicurezza

Il sostegno è realizzato nell’ambito delle azioni previste dal Piano Transizione 4.0, a seguito del decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy del 23 febbraio 2023 che ha approvato il progetto “Punto Impresa Digitale” (PID).

Chi può beneficiare del contributo della Camera di Commercio per la transizione digitale e per sistemi di sicurezza

Possono beneficiare del contributo le imprese o loro consorzi che, al momento della presentazione della domanda di contributo siano attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese, in regola con il pagamento del Diritto annuale, avere una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e funzionante al Registro imprese.

Quali sono le spese ammissibili per ricevere il contributo

Le spese ammissibili per l’ambito digitalizzazione sono investimenti rientranti in almeno una delle tipologie indicate nel documento relativo alle Tecnologie abilitanti di industria 4.0.

Le spese ammissibili per l’ambito sicurezza sono relative ad acquisti di beni per sistemi di video-allarme antirapina e di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni, casseforti, blindature, sistemi antitaccheggio, inferriate, porte di sicurezza, serrande e vetri antisfondamento.

A quanto ammonta il contributo 

Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher la cui entità massima non potrà superare il 50% delle spese ammissibili con un tetto di euro 5.000 per le Microimprese e di euro 10.000 per le altre. I voucher saranno erogati con l’applicazione della ritenuta d’acconto del 4%.

Sigma sei offre un pacchetto chiavi in mano, domanda + esecuzione del lavoro nei due ambiti ammissibili a domanda (direttamente o per tramite di partners).

Per maggiori informazioni Paolo Polverosi: 0571-994111 o presso il nostro Punto di contatto Forte dei Marmi.

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Camera di Commercio di Firenze- contributi

Anche per l’anno 2025 la Camera di Commercio di Firenze promuove la diffusione della cultura e della pratica digitale delle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici, attraverso il sostegno a iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented.

L’intervento infatti incentiva anche l’avvio da parte delle imprese di percorsi per favore la transizione energetica attraverso interventi di efficienza energetica, introduzione di Fonti di Energia Rinnovabile (FER) e la partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Il disciplinare finanzia le seguenti linee di intervento:

  • Linea 1 – Digitalizzazione e innovazione tecnologica I4.0: servizi di consulenza e/o formazione e acquisto di beni e servizi strumentali – inclusi dispositivi e spese di connessione funzionali all’acquisizione delle tecnologie previste dal disciplinare;
  • Linea 2 – Transizione energetica: servizi di consulenza e formazione finalizzati a favorire la razionalizzazione attraverso la realizzazione di interventi di efficientamento energetico, riducendo i consumi e le emissioni di gas clima-alternanti e sistemi di autoproduzione FER, anche attraverso la partecipazione delle imprese alle CER.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese aventi sede legale nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Firenze e in regola con il pagamento del diritto annuale.

Non possono essere beneficiarie della Linea 1 – Digitalizzazione e Innovazione Tecnologica I4.0 le imprese alle quali siano stati erogati dalla Camera di Commercio di Firenze contributi a valere sul “Disciplinare voucher digitali I4.0 – annualità 2023 e/o 2024”.

Risorse disponibili

Le risorse a disposizione ammontano ad € 712.617,49 e sono erogate sotto forma di contributi a fondo perduto. Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di contributo anche su entrambe le linee di intervento.

Spese ammissibili

LINEA 1 – DIGITALIZZAZIONE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA I4.0

Servizi di consulenza e/o formazione (inclusa pianificazione e progettazione) e acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali principalmente e primariamente all’introduzione delle tecnologie abilitanti di cui all’elenco riportato nel Disciplinare:

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber securitye business continuity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica(implementazione di tecnologie digitali e 4.0 -cloud, IoT, Intelligenza artificiale, ecc. – per favorire la transizione energetica (“doppia transizione”);
  • sistemi di e-commerce solo se propedeutiche o complementari esclusivamente alla tecnologia “o” dell’elenco (con funzionalità di acquisto, visibilità su disponibilità a magazzino e stato dell’ordine, spedizione, ad es. collegati al gestionale dell’impresa o dei fornitori, soluzioni di dropshipping, non è ammissibile lo sviluppo del sito web dell’impresa che non contenga funzionalità complete di commercio elettronico);
  • programmi di digital marketingsolo se propedeutiche o complementari esclusivamente alla tecnologia “h” dell’elenco (es. processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi – il cosiddetto “branding”- e sviluppo commerciale verso i mercati);

LINEA 2 – TRANSIZIONE ENERGETICA

Servizi di consulenza relativi a:

  • audit energetici, finalizzati a valutare la situazione iniziale “as is” dell’impresa, per individuare e quantificare gli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico;
  • analisi delle forniture di energia, attraverso l’analisi dei documenti contrattuali e contabili delle utenze, finalizzata alla definizione di un programma di ottimizzazione dei parametri contrattuali alla luce delle caratteristiche produttive dell’impresa;
  • progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base (bollette, contatori, ecc.) e della produzione (consumi, rendimenti, ecc.), anche attraverso l’utilizzo di automazioni con tecnologie 4.0;
  • piano di miglioramento energetico con individuazione e quantificazione degli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio dell’impresa;
  • implementazione di Sistemi di gestione dell’energia in conformità alle norme ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009;
  • studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica;
  • studio di fattibilità tecnico-economica finalizzata alla realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER);
  • realizzazione della documentazione tecnica (progetto, configurazione, ecc.) e giuridica (statuto, contratti, ecc.) necessaria alla costituzione/adesione di/ad una CER;
  • acquisizione temporanea del servizio esterno di Energy Manager a beneficio dell’impresa.

Servizi di formazione relativi a:

  • attività di formazione finalizzata al conseguimento della qualifica di Energy manager per risorse interne, impiegate stabilmente all’interno dell’impresa.

Sono ammissibili le spese non ancora sostenute alla data di presentazione della domanda (ovvero non fatturate) e fino al 90° giorno successivo alla data della Determinazione dirigenziale relativa alla concessione del contributo camerale.

Ammontare del contributo

Linea 1 – Digitalizzazione e innovazione tecnologica I4.0: contributo pari al 50% delle spese ammissibili, con un minimo di spesa di € 3.000 (IVA esclusa) e un massimale per ogni impresa richiedente pari ad € 8.000.

Linea 2 – Transizione energetica: contributo pari al 70% delle spese ammissibili, con un minimo di spesa di € 3.000,00 (IVA esclusa) e un massimale per ogni impresa richiedente pari ad  6.000.

Le due linee sono cumulabili e il massimale complessivo di contributo per ogni singola impresa sarà pari ad € 14.000. Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di € 250,00, oltre al massimale di contributo sopra previsto. La premialità sarà riconosciuta una sola volta per ogni impresa.

Modalità e tempi di invio delle domande

Le richieste di contributo devono essere trasmesse a partire dalle ore 12:00 del 22.04.2025 e fino alle ore 16 del 09.05.2025, salvo chiusura anticipata del disciplinare per esaurimento dei fondi disponibili.

Per approfondimenti, Paolo Polverosi, 0571-994111.

Parità di genere

Finanziamenti per interventi di formazione propedeutici alla certificazione di parità di genere

Premessa

La Regione Toscana con decreto dirigenziale 2029 del 31 gennaio 2025 ha approvato l’avviso pubblico per la presentazione di progetti relativi alla realizzazione di interventi di formazione propedeutici all’acquisizione della certificazione di parità di genere.

Il bando è finanziato da risorse del “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere” istituito dall’art.1, comma 660 della legge 234 del 30 dicembre 2021 e da risorse del Programma regionale Fse+ 2021-2027, in particolare dalle risorse assegnate all’attività 1.c.1 1 “Promozione della qualificazione professionale delle imprenditrici anche attraverso la tecnica del Mentoring e di azioni positive a sostegno della parità di genere” del programma.

Finalità del bando
Questo bando è finalizzato alla concessione di contributi ex articolo 17 comma 1 lettera a) della legge regionale 32/2002 per il finanziamento di progetti di formazione propedeutica all’ottenimento della certificazione della parità di genere nelle imprese toscane, a valere sulle risorse del “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione di parità di genere” e sul Pr Fse+ 2021-2027.

Beneficiari
I progetti formativi possono essere presentati da agenzie formative in qualità di soggetti proponenti singoli. Non sono ammissibili partenariati.
La candidatura deve essere accompagnata da una dichiarazione di adesione/domanda di aiuto delle imprese destinatarie.

Scadenza e presentazione domande
Le domande di finanziamento possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 27 febbraio 2025.
Lo sportello rimane aperto fino alle ore 12.00 del 31 gennaio 2026, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse disponibili.

La domanda deve essere trasmessa tramite l’applicazione “Formulario di presentazione dei progetti FSE on line” previa registrazione al Sistema Informativo FSE.

Interventi ammissibili
L’intervento formativo dovrà essere articolato tenendo conto del concetto di parità di genere.
Dovranno essere progettate azioni formative propedeutiche al conseguimento della certificazione di parità di genere sulla base dei parametri definiti dal decreto 29 aprile 2022.

Destinatari degli interventi di formazione
Le imprese destinatarie della formazione devono:

Essere attive;
Avere sede in Toscana;
Essere iscritte al Registro Imprese o al Rea della Camera di commercio della Toscana.
Spese ammissibili
Saranno considerate le ore di effettiva partecipazione risultanti dal Registro elettronico (Rec).

Tipo di agevolazione
Unità di costo standard: euro 26,51 per ora formazione a partecipante.
Importo massimo finanziabile: euro 149.993,58.
Importo minimo: euro 10.020,78.

Dotazione finanziaria
Per l’attuazione del presente avviso è disponibile la cifra complessiva di 400.838 euro, suddivisa tra Fondo per le attività di formazione e risorse del Pr Fse+.

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ZLS Toscana Incentivi

Premessa

E’ stata istituita la Zona Logistica Semplificata Toscana. Il territorio interessato dalla ZLS comprende quattro porti – Livorno, Piombino, Portoferraio e Carrara -, due interporti – l’Interporto Vespucci di Guasticce (LI) e l’Interporto Toscana centrale di Prato – insieme al sistema aeroportuale di Pisa.
Le imprese che investono nel perimetro della Zona logistica semplificata in Toscana possono beneficiare di un credito d’imposta agli investimenti realizzati nel perimetro della Zona logistica semplificata dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.

Soggetti ammessi
tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nelle Zone Logistiche Semplificate, in relazione agli investimenti in beni strumentali.
Rientrano tra le aree in deroga:
per la provincia di Livorno i Comuni di: Collesalvetti; Livorno – limitatamente alle sezioni indicate in allegato alla Carta degli Aiuti – Rosignano Marittimo; Campiglia Marittima; Piombino.
per la provincia di Massa Carrara i Comuni di: Carrara; Massa; Montignoso.

Progetti ammissibili
Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, e cioè:
a) la realizzazione di un nuovo stabilimento;
b) l’ampliamento di uno stabilimento già esistente;
c) la diversificazione della produzione;
d) il cambiamento fondamentale/la trasformazione radicale del processo produttivo complessivo;
e) l’acquisizione degli attivi di uno stabilimento che sarebbe stato chiuso.

Spese ammesse
Le spese devono essere relative all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZLS, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva di cui all’art. 2, comma 1 del Decreto.
Entità del progetto di investimento
Il costo complessivo dei beni agevolati va da 200.000 euro a 100 milioni di euro, per ciascun progetto di investimento, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa beneficiaria.
Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all’agevolazione non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Imputazione temporale degli investimenti

Credito d’imposta – Misura dell’agevolazione

Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia inferiore a 200.000 euro.

Investimenti fino a 50 milioni

Grande 15%
Media 25%
Piccola 35%

Investimenti sopra i 50 milioni

Grande 15%
Media 15%
Piccola 15%

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti (adempimento richiesto anche per le imprese non obbligate alla revisione).
Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZLS per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento. L’inosservanza di tale obbligo determina la decadenza dai benefici.


Procedure e termini
Per accedere al contributo sotto forma di credito d’imposta le aziende dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate:
dal 22 maggio 2025 al 23 giugno 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2025 e di quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025.

Per maggiori informazioni, Paolo Polverosi, 0571-994111.

Sostenibilità- Contributi

Guida Semplice alla Sostenibilità per Piccoli Imprenditori

La sostenibilità non è solo un nuovo obbligo, ma un vero e proprio strumento per rendere la tua impresa più competitiva e responsabile. Vediamo insieme alcuni concetti chiave in modo semplice!

1. Rating ESG
Il rating ESG (Environmental, Social, Governance) valuta l’impatto ambientale, sociale e di governance di un’azienda. È un indicatore utile per capire quanto un’azienda sia sostenibile e può influenzare la fiducia di investitori e clienti.

2. Rendicontazione Non Finanziaria
La rendicontazione non finanziaria è un documento in cui le aziende comunicano il loro impatto ambientale e sociale. È un modo per essere trasparenti e mostrare l’impegno verso la sostenibilità.

3. Tassonomia Europea
La tassonomia europea è un sistema di classificazione che definisce quali attività economiche possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale. Aiuta le imprese a orientarsi verso pratiche sostenibili.

4. Carbon Footprint
Il carbon footprint è la misura delle emissioni di CO2 di un’azienda. Ridurre il carbon footprint significa adottare misure per diminuire le emissioni di gas serra, contribuendo alla lotta al cambiamento climatico.

5. Economia Circolare
L’economia circolare punta a ridurre sprechi e rifiuti, riutilizzando materiali e prodotti. È un modello che permette di risparmiare risorse e di ridurre l’impatto ambientale.

Integrare questi concetti nella tua attività può sembrare complicato, ma ogni piccolo passo aiuta a migliorare l’impatto ambientale e a rendere la tua impresa più competitiva e apprezzata dai clienti.

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