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CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE

Contributi per le imprese in Liguria

A dicembre 2024, in Liguria sono attivi diversi contributi e agevolazioni per le imprese. Ecco una panoramica delle principali opportunità disponibili:

1. Contributi per la Transizione Green e Digitale nel Settore Tessile, Moda e Accessori

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy offre contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 60.000 euro, per sostenere la transizione ecologica e digitale delle imprese operanti nel settore tessile, moda e accessori. Le domande possono essere presentate dall’11 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025.

2. Incentivi per l’Autotrasporto Merci

Sono disponibili contributi a fondo perduto fino a 30.000 euro per l’acquisto di automezzi destinati all’autotrasporto merci per conto terzi. Le domande possono essere presentate fino al 17 gennaio 2025.

3. Garanzia Artigianato Liguria

La Regione Liguria ha attivato il programma “Garanzia Artigianato Liguria” per favorire l’accesso al credito delle imprese artigiane, con una dotazione finanziaria di 19,5 milioni di euro. Il programma è attivo fino al 31 dicembre 2026.

4. Contributi per l’Inserimento Lavorativo di Donne Vittime di Violenza

La Regione Liguria offre contributi finalizzati a supportare l’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza di genere. Le domande possono essere presentate fino al 31 dicembre 2024.

5. Bando Digitalizzazione PMI 2024

La Regione Liguria mette a disposizione delle piccole e medie imprese 7 milioni di euro per favorire la digitalizzazione dei processi aziendali.

6. Bandi FESR Liguria 2021/2027

La Regione Liguria ha aggiornato la roadmap dei bandi per il periodo 2023-2024, offrendo un calendario utile alle imprese per programmare interventi di investimento e innovazione.

7. Contributi per le Imprese Danneggiate dal Maltempo nell’Area di Crisi Complessa Savonese

La Regione Liguria ha stanziato ristori fino a 20.000 euro per le imprese danneggiate dal maltempo nell’Area di Crisi Complessa Savonese.

Contributi per le imprese dell’Emilia-Romagna

A dicembre 2024, in Emilia-Romagna sono attivi diversi bandi e contributi a sostegno delle imprese.

Ecco una panoramica delle principali opportunità disponibili:

1. Contributi per la Competitività delle Imprese Giovanili nelle Province di Ferrara e Ravenna

Il bando mira a favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese giovanili localizzate nelle province di Ferrara e Ravenna, offrendo contributi a fondo perduto fino a 2.500 euro.

2. Contributi per la Creazione di Nuove Imprese Giovanili nelle Province di Ferrara e Ravenna

Incentivi fino a 4.000 euro sono disponibili per l’avvio di nuove attività d’impresa (start-up), inclusa l’acquisizione di aziende preesistenti, nelle province di Ferrara e Ravenna.

3. Agevolazioni per l’Inserimento nei Mercati Esteri tramite SIMEST

Le imprese possono accedere a finanziamenti agevolati fino a 600.000 euro per progetti di internazionalizzazione, con scadenza al 31 dicembre 2024.

4. Contributi per l’Ottenimento delle ASSE.CO

Unioncamere Emilia-Romagna ha riaperto i termini per la concessione di contributi alle imprese che ottengono l’asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro (ASSE.CO). Le domande possono essere presentate fino al 31 dicembre 2024.

5. Contributi per le Imprese Produttive nelle Aree Montane

La Regione Emilia-Romagna offre contributi a fondo perduto pari al 70% delle spese ammissibili per le imprese produttive situate nelle aree montane, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico di queste zone.

6. Contributi per le Imprese e i Professionisti Danneggiati dall’Alluvione di Settembre 2024

Sono disponibili contributi fino a 20.000 euro per le imprese e i professionisti che hanno subito danni a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nel settembre 2024.

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L’impatto della consulenza nella Pubblica Amministrazione

La consulenza come motore del cambiamento nella Pubblica Amministrazione (PA)
La consulenza sta assumendo un ruolo sempre più centrale nei processi di trasformazione della Pubblica Amministrazione. Uno studio condotto dalla Luiss Business School per Assoconsult ha analizzato il valore generato dalla consulenza nella PA, evidenziando punti di forza, aree di miglioramento e opportunità future.


Obiettivi dello studio
Il progetto mira a fornire una panoramica sull’evoluzione del business della consulenza nella PA, focalizzandosi su tre aree principali:

  1. Valutare il valore generato per la PA
  2. Identificare le migliori pratiche e le aree critiche
  3. Suggerire azioni per ottimizzare i servizi di consulenza

Attraverso interviste semi-strutturate a dirigenti della PA, sono emersi dati significativi sull’efficacia della consulenza e sulle sue prospettive.


Principali evidenze

  • Ruolo abilitante della consulenza: Le amministrazioni riconoscono il contributo della consulenza nel favorire velocità e precisione nell’attuazione dei progetti. Digital Transformation, sostenibilità e Intelligenza Artificiale sono considerati i principali ambiti futuri.
  • Sfide nella qualità del personale: L’abbassamento delle tariffe nelle gare pubbliche ha portato a un aumento di consulenti junior, spesso meno esperti, con ripercussioni sulla qualità complessiva dei progetti.
  • Carenze nella gestione dei progetti: La figura del Project Manager (PM) emerge come centrale, ma spesso risulta carente in termini di esperienza e continuità.

Opportunità e minacce
Il report mette in luce anche alcuni aspetti strategici per il futuro:

  1. Opportunità:
  • Formazione mirata dei consulenti per sviluppare competenze di contesto e relazionali.
  • Implementazione di modelli organizzativi più agili e orientati all’innovazione.
  1. Minacce:
  • Dipendenza dai fondi del PNRR, che potrebbero ridursi nel tempo, lasciando un vuoto nelle risorse disponibili.
  • Rischio di focalizzarsi solo sulla gestione e manutenzione, trascurando l’innovazione.

Conclusioni e raccomandazioni
Lo studio evidenzia come la consulenza possa essere un elemento cruciale per il cambiamento della PA. Tuttavia, è necessario superare alcune criticità:

  • Rafforzare la programmazione e il controllo dei progetti.
  • Sviluppare un modello di collaborazione che valorizzi il trasferimento di know-how e la continuità dei risultati.
  • Investire in consulenza iperspecialistica per gestire con efficacia progetti complessi.

L’integrazione tra PA e consulenza richiede un approccio sistemico, orientato non solo alla performance, ma anche allo sviluppo culturale e professionale di tutte le parti coinvolte.


Una visione per il futuro
Con una pianificazione strategica e una visione condivisa, la consulenza potrà contribuire a rendere la PA un motore di innovazione e qualità per il Paese. La sfida è creare un equilibrio tra obiettivi di breve termine e una visione di lungo respiro, per un cambiamento realmente sostenibile.

La consulenza di management é un settore che richiede conoscenza, metodologie ed esperienze di valore, che non possono essere sostituite con singoli “Esperti” guidati poi da Dirigenti della Pubblica Amministrazione, con una cultura di Project Management e di gestione collaborativa dei Team limitata.

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Bando Start-up Innovative Toscana

PR FESR TOSCANA 2021 – 2027AZIONE 1.1.5: Sostegno per la creazione ed il consolidamento di start-up innovative

In attuazione dell’Azione 1.1.5 del PR FESR Toscana 2021-2027, la Regione Toscana intende sostenere la costituzione di nuove imprese innovative e consolidare le imprese di carattere innovativo già costituite attraverso la concessione di agevolazioni sotto forma di sovvenzione a sovvenzione a fondo perduto e contributo in conto capitale ai sensi dell’art. 22 del REG (UE) n. 651/2014, pari al 90% del costo totale dell’investimento ammissibile, di cui il 5% in servizi reali.

Destinatari del bando

Sono soggetti destinatari:

a) start up innovative ai sensi dell’art. 25 del DL 179/2012, come riportato nell’allegato 1 al Bando, la cui costituzione è avvenuta nei trentasei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda di finanziamento e iscritte presso l’apposita sezione del Registro Imprese presso la CCIAA territorialmente competente;

b) persone fisiche che si impegnano a costituire l’impresa entro sei mesi dalla data di comunicazione di ammissione; la neo-impresa dovrà avere le caratteristiche previste dall’art. 25 del DL 179/2012 e dovrà iscriversi nell’apposita sezione del Registro Imprese presso la CCIAA territorialmente competente.

I soggetti di cui alle precedenti lett. a) e b) devono avere la dimensione di micro e piccole imprese ai sensi dell’art. 22 del Reg. 651/2014, avere sede legale e/o unità locale nel territorio regionale operanti nei settori ammissibili ai sensi della DGR n. 1155/2023, e operare nell’ambito delle priorità tecnologiche e gli ambiti applicativi individuati, nell’ambito della Strategia per la specializzazione intelligente della Toscana con DGR n. 1321/2022, mediante la selezione degli specifici ambiti tematici e priorità tecnologiche che sono contenute nella scheda tecnica all’interno dell’apposita sezione denominata RIS3.

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria disponibile è pari a € 1.549.652,77. Le ulteriori risorse, pari ad € 1.250.347,23, destinate al presente intervento, per una dotazione complessiva massima di € 2.800.000,00, potranno essere assegnate in base all’andamento delle domande solo a seguito dell’iscrizione di tale somma nel bilancio regionale, come stabilito con DGR n. 751/2024 e ss.mm.ii.

Scadenza presentazione domande

La domanda potrà essere presentata a partire dalle ore 10:00 del 14/11/2024 e fino alle ore 16:00 del 31/01/2025.

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Nuovo standard di qualità aziendale ISO 9001:2026

L’aggiornamento della norma avverrà alla fine del 2025 e si è reso indispensabile a causa dei cambiamenti legati alla digitalizzazione, delle sfide ambientali e delle crescenti aspettative degli stakeholder riguardo alla qualità, trasparenza e responsabilità aziendale.

Il nuovo standard ISO 9001 mira a garantire che rimanga pratico e facile da applicare nel contesto odierno. Si enfatizza l’importanza per le aziende di potenziare la resilienza e l’adattabilità nella gestione della qualità, in modo da affrontare proattivamente i cambiamenti in corso.

Novità della Revisione ISO 9001
Gli aggiornamenti riguarderanno i seguenti aspetti:

Etica, gestione del cambiamento, cultura aziendale, saranno incluse nella nuova norma.
Approccio basato sui rischi: la revisione del 2025 potrebbe approfondire ulteriormente l’approccio basato sul rischio introdotto nel 2015, spingendo le organizzazioni a gestire i rischi in modo più proattivo e a identificare le opportunità in maniera sistematica.
Trasformazione digitale: la nuova norma ISO 9001 potrebbe includere requisiti specifici per la trasformazione digitale e l’industria 4.0, come la sicurezza dei dati e l’uso di strumenti digitali nella gestione della qualità.
Sostenibilità: si prevede una maggiore enfasi sulla sostenibilità attraverso l’integrazione di pratiche sostenibili nel sistema di gestione della qualità, incoraggiando le aziende a contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Coinvolgimento degli stakeholder: si attende un’importanza crescente al coinvolgimento degli stakeholder (clienti, dipendenti, fornitori e comunità) per garantire che le loro esigenze siano centrali nei processi decisionali.
Gestione della catena di fornitura: le organizzazioni potrebbero essere tenute a dimostrare processi più robusti per valutare e gestire le prestazioni dei fornitori.
Maggiore flessibilità e semplificazione: la norma ISO 9001 potrebbe adottare un linguaggio e una struttura più semplici, facilitando l’implementazione dei requisiti e riducendo le ambiguità.

lighted light bulb in selective focus photography

PNRR, Missione 7, Inv. 16 Sostegno per l’autoproduzione di energia nelle PMI

Obiettivi

Il nuovo bando del PNRR promuove programmi di investimento per l’autoproduzione di energia elettrica tramite l’installazione di impianti solari fotovoltaici o mini eolici, destinati all’autoconsumo immediato o differito, grazie a sistemi di stoccaggio energetico associati.
Il budget totale è di € 320.000.000,00, inclusi i costi di gestione, suddiviso come segue:
▪ 40% assegnato alle Regioni del Mezzogiorno
▪ 40% riservato a micro e piccole imprese.

Programmi di investimento

Progetti economicamente sostenibili mirano all’acquisizione di beni materiali nuovi e tecnologie digitali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Questi progetti includono l’installazione di impianti solari fotovoltaici o mini eolici per autoconsumo immediato, con la possibilità di integrare sistemi di stoccaggio per il consumo differito dell’energia prodotta.
Per accedere alle agevolazioni, gli investimenti devono soddisfare i seguenti criteri:
▪ essere accompagnati da una diagnosi energetica condotta da esperti qualificati, in linea con il decreto legislativo n. 102/2014
▪ essere realizzati esclusivamente su edifici esistenti dedicati all’attività o su coperture di strutture pertinenti destinate in modo permanente a servire tali edifici
▪ avere un termine di completamento entro 18 mesi dalla concessione delle agevolazioni
▪ prevedere costi complessivi tra € 30.000 e € 1.000.000.

Le domande saranno selezionate tramite una procedura di valutazione con graduatoria, fino a esaurimento delle risorse disponibili. La graduatoria verrà stilata in ordine decrescente, basandosi su un punteggio assegnato a ciascuna azienda proponente. Questo punteggio deriverà dalla somma dei punti ottenuti secondo criteri specifici.

Contributi in conto impianti

a) Per le medie imprese, è prevista una copertura del 30%, mentre per le piccole imprese del 40%, sui costi ammissibili per investimenti nell’energia da fonti rinnovabili. Questo comprende l’acquisto e l’installazione di impianti solari fotovoltaici o minieolici, oltre a dispositivi e tecnologie digitali strettamente necessari.
b) È garantita una copertura del 30% sui costi ammissibili per eventuali componenti aggiuntive di stoccaggio dell’energia.
c) Viene offerta una copertura del 50% sui costi ammissibili per la realizzazione di diagnosi energetiche, con un tetto massimo del 3% rispetto alle altre spese ammissibili.

Modalità di erogazione

Il contributo è distribuito in base allo stato di avanzamento dei lavori, suddiviso in un massimo di due rate, con l’ultima che rappresenta il saldo finale. La prima rata viene erogata dopo la presentazione delle fatture di acquisto, anche se non ancora pagate, purché relative a beni acquistati direttamente dal beneficiario e che coprano almeno il 20% dell’investimento approvato per le agevolazioni. Queste fatture devono comprovare che le spese soddisfano i criteri di ammissibilità. Se durante lo stato di avanzamento lavori vengono presentate fatture non pagate, l’agevolazione erogabile non può superare il 50% del contributo totale concesso per quelle spese.

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