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Manager dell’innovazione

La figura dell’innovation manager è stata prevista nella legge di bilancio 2019, sono stati previsti a questo scopo circa 75 milioni di euro per gli anni 2019, 2020 e 2021.

Nello specifico, per micro imprese, PMI e reti di impresa (fino ad un massimo di 3 imprese) ci sono 25 milioni di euro l’anno per tre anni per dotarsi di un Innovation Manager (che sia un professionista libero o collegato ad una società di consulenza non ha importanza) da cui ricevere prestazioni mediante un contratto di almeno nove mesi per attuare una trasformazione digitale nell’ambito di diversi settori strategici, quali industria 4.0, big data, cloud, cybersec , AR/VR, robotica, interfaccia uomo-macchina, etc..(qui l’elenco completo dal sito del MISE).

Sigma sei ha accreditato quale Innovation manager Paolo Polverosi (MISE Elenco manager qualificati Domanda VIM-MQ_00001500 del 30.09.19).

Le competenze e esperienze dell’Innovation manager possono essere così utilizzate dalle PMI clienti, avvalendosi del voucher innovazione del Ministero dello Sviluppo Economico per :

– Integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali (anche sistemi di gestione certificati);

– Programmi di open innovation;

– Applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nelle strategie di gestione aziendale;

– Avvio di percorsi finalizza all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo di nuovi strumenti di finanza digitale.  

#openinnovation #digital #privatequity #strategia #certificazioneavanzata #finanzaagevolata #voucher #voucherinnovazione #MISE #PMI #consulenza #organizzazione #CIO

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Governance 231

Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, recante la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’art. 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300” ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità in sede penale degli enti, che si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto illecito.

La legge prevede l’onere in capo agli enti di adeguare i propri modelli di organizzazione, gestione e controllo ai principi di prevenzione dei reati indicati dal legislatore. L’azione di adeguamento è facoltativa e non obbligatoria: tuttavia la mancata adozione del modello espone l’ente alla responsabilità per gli illeciti realizzati da amministratori e dipendenti.

Tra le sanzioni più gravi in cui può incorrere la società che non ha adottato il modello vi sono: l’interdizione dall’esercizio dell’attività; l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi; il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione; la sospensione o la revoca delle autorizzazioni licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito, ecc.

Integrato con il sistema di gestione della sicurezza permette alle aziende un presidio interno ancora più accurato della sicurezza sul lavoro grazie alla presenza dell’Organismo di Vigilanza e del sistema di protocolli e del sistema sanzionatorio interno.

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Mappatura processi

La mappatura dei processi nella mia operatività come consulente di sistemi di gestione avviene tramite questa metodologia:

Individuo i processi aziendali

  • con check-list standard di settore
  • con analisi delle attività e dei ruoli dei manager e prassi operative
  • con analisi della catena del valore mai richiesto dai clienti

Individuo il target della mappatura

  • con approccio dei processi chiave
  • con approccio basato sull’analisi dei problemi mai richiesto dai clienti

Raccolgo le informazioni sui processi

  • individuo chi possiede l’informazione
  • incrocio le informazioni funzionali
  • verifico se l’informazione è incompleta, incoerente (gap analysis)
  • verifico ciò che mi viene raccontato vs. ciò che avviene nella realtà

Costruisco i modelli dei processi 

  • Per meimportante che siano corretti e  di immediata interpretazione  funzionale agli obiettiviQuindi tecniche di rappresentazione generale dei processiin cui siano almeno mappati: Macroprocesso •Processi • Input/Output • Fasi• Attività •Procedure operative
  • Non  uso diagrammi di rappresentazione dei flussi di lavoroquali Diagrammi ad albero,Pert, Diagrammi di GANTT. 
  • Non uso tecniche di rappresentazione dei flussi informativi quali Data Flow Diagram,Operation process chart,  Flow process chart, ho clienti PMI, semplici.

Valido i modelli

  • Confronto il modello con la realtà aziendale
  • Discuto dei modelli con le persone chiave intervistate
  • Costruisco le procedure e istruzioni, solo se richieste dalla norma di riferimento.
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Analisi del contesto e dei rischi Sigma sei

Abbiamo creato una metodologia integrata per l’analisi del contesto e dei rischi/opportunitàrichiamata da varie norme su base volontaria (modelli di governance 231/2001 sistemi di gestione ISO 9001:2015  e 9004:2018 qualità,14001:2015 ambiente, 45001:2018 sicurezza, 37001:2016 prevenzione corruzione  e GDPR 676/16 /27001/privacy, SA 8000 etica.

Se vuoi gestire i rischi e le opportunità di miglioramento la nostra metodologia te la trasmettiamo con la formazione gratuita dei fondi interprofessionali.

Corsi Aziendali

UNI ISO 45001 società di servizi

Sigma sei è stata impegnata, con successo, nell’implementazione di due delle prime certificazioni 45001:2018.

Il sistema di gestione della sicurezza sul lavoro oggetto di implementazione è stato quello di primaria società di servizi nazionale operante nel settore della vigilanza.

L’attività di consulenza  ha riguardato la sede centrale e le sedi operative del gruppo.

Dal 12 marzo 2018, con la norma italiana UNI ISO 45001:2018, nasce la prima norma ISO per certificare i sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro.

Diverse le caratteristiche che armonizzano la ISO 45001 alle altre norme di sistemi di gestione.

Per garantire l’uniformità e favorire l’integrazione dei sistemi certificati, il documento adotta la struttura ad alto Livello (HLS-HIGH Level Structure) e ne recepisce le principali novità, come l’approccio basato sul rischio, l’analisi del contesto in cui opera l’organizzazione, la partecipazione attiva dell’alta direzione e la consultazione e partecipazione di lavoratori.

La norma specifica i requisiti per un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL) e fornisce una guida per il suo utilizzo, al fine di consentire alle organizzazioni di predisporre luoghi di lavoro sicuri e salubri, prevenendo lesioni e malattie correlate al lavoro, nonché migliorando pro-attivamente le proprie prestazioni relative alla SSL.
La  norma è applicabile a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, tipo e attività, che desideri istituire, attuare e mantenere un sistema di gestione per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, eliminare i pericoli e minimizzare i rischi per la SSL (incluse carenze del sistema), cogliere le opportunità per la SSL e prendere in carico le non conformità del sistema di gestione per la SSL associate alle proprie attività.
La  norma internazionale facilita l’organizzazione nel raggiungimento dei risultati attesi del suo sistema di gestione per la SSL; ovvero:
a) miglioramento continuo delle prestazioni relative alla SSL;
b) soddisfacimento dei requisiti legali e di altri requisiti;
c) raggiungimento degli obiettivi per la SSL.

Per maggiori informazioni e i vantaggi INAIL correlati all’adozione della norma scrivi a Paolo Polverosi: polverosi@sigmasei.it

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