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Sorveglianza sanitaria eccezionale

L’art. 83 d.l. 34 del 19 maggio 2020 prevede che i datori di lavoro pubblici e privati assicurano la sorveglianza sanitaria eccezionale dei lavoratori maggiormente esposti al rischio, in ragione dell’età, della condizione da immunodepressione e di una pregressa infezione da Covid-19 ovvero da altre patologie che determinano particolari situazioni di fragilità del lavoratore.

L’attività di sorveglianza sanitaria eccezionale si sostanzia in una visita medica sui lavoratori inquadrabili come “fragili” ovvero sui lavoratori che, per condizioni derivanti da immunodeficienze da malattie croniche, da patologie oncologiche con immunodepressione anche correlata a terapie salvavita in corso o da più co-morbilità, valutate anche in relazione dell’età,  ritengano di rientrare in tale condizione di fragilità.

Per i datori di lavoro che non sono tenuti, ai sensi dell’art. 18, co. 1 lett. a), d.lgs. 81/2008, alla nomina di un medico competente, fermo restando la possibilità di nominarne uno per la durata dello stato di emergenza, la sorveglianza eccezionale può essere richiesta ai servizi territoriali dell’Inail che vi provvedono con i propri medici del lavoro.

Il datore di lavoro o un suo delegato possono inoltrare la richiesta di visita medica attraverso l’apposito servizio online dell’INAIL “Sorveglianza sanitaria eccezionale”, disponibile a decorrere dal 1° luglio 2020 e accessibile dagli utenti muniti di credenziali dispositive.

Una volta inoltrata la richiesta dal datore di lavoro o da un suo delegato, viene individuato il medico della sede territoriale più vicina al domicilio del lavoratore.
All’esito della visita medica per sorveglianza sanitaria eccezionale, è espresso un parere conclusivo riferito esclusivamente  alla possibilità per il lavoratore di riprendere l’attività lavorativa in presenza nonché alle eventuali misure preventive aggiuntive o alle modalità organizzative atte a garantire il contenimento del contagio.

Successivamente all’invio del parere conclusivo, il datore di lavoro riceve una comunicazione con l’avviso di emissione della relativa fattura in esenzione da iva per il pagamento della prestazione effettuata. Con decreto interministeriale del 23 luglio 2020 la tariffa dovuta all’Inail per singola prestazione effettuata è fissata in € 50,85.

Droplet, Microdroplet,Aereosol

Nel periodo dell’emergenza COVID-19 molto si é parlato di mascherine e sanificazione superfici.

Poco invece della corretta aerazione degli ambienti chiusi.

E che la maggior parte dei condizionatori ha una parte di riciclo dell’aria per ottimizzare i consumi.

Il virus si trasmette infatti per via aerea, droplet, microdroplet e aereosol.

L’argomento é quindi fondamentale. Gli spazi chiusi e affollati con scarso ricambio di aria sono eventi superdiffusori.

Ricordiamocelo quando apriranno le scuole.

Una finestra aperta ti salva dal COVID-19!

E non fateli vocalizzare e suonare i pifferi all’ora di musica.

Un bell’articolo sull’argomento:

https://www.theatlantic.com/health/archive/2020/07/why-arent-we-talking-more-about-airborne-transmission/614737/

saint basil s cathedral

Contributi internazionalizzazione

Contributi internazionalizzazione

Finalità e obiettivi: supportare le piccole e medie imprese toscane, anche in forma associata, mediante il sostegno a programmi di investimento finalizzati all’internazionalizzazione in Paesi esterni all’area UE

Data di presentazione: a partire dalla pubblicazione sul BURT prevista per metà luglio e fino ad esaurimento risorse – attenzione considerata la limitatezza delle risorse occorre presentare la domanda alla data di apertura

Beneficiari: Micro, Piccole e Medie imprese, singolarmente o in forma aggregata attraverso Consorzi, Reti “soggetto”, Raggruppamenti temporanei di imprese, Reti “contratto” operanti nei seguenti settori manifatturiero, costruzioni, turismo e servizi

Contributo: fondo perduto fino al 50% (l’intensità dipende dalla dimensione dell’impresa e dalla tipologia di spesa)

Investimento minimo e massimo:
Micro Impresa € 10.000 – € 150.000
Piccola Impresa € 12.500 – € 150.000
Media Impresa € 20.000 – € 150.000
Consorzio/ Soc.consortile/ ”Reti-soggetto” € 35.000 – € 400.000
RTI/”Reti-contratto” Somma degli importi minimi e massimi previsti per la singola impresa partner e non più di l’investimento totale € 1.000.000

Spese ammissibili:
1. Partecipazione a fiere e saloni internazionali
2. Promozione mediante utilizzo di uffici o sale espositive all’estero
3. Servizi promozionali (organizzazione eventi promozionali e azioni di comunicazione)
4. Supporto specialistico all’internazionalizzazione (es TEM, Piani Marketing, registrazione marchi e brevetti, certificazioni estere di prodotto)
5. Supporto all’innovazione commerciale per la fattibilità di presidio su nuovi mercati (es ricerca operatori, elaborazione piani strategici).

Inoltre il bando prevede per la prima volta anche spese ammissibili correlate ad attività innovative per lo sviluppo dell’internazionalizzazione e/o realizzate con soluzioni gestite in ambiente virtuale.

Sono ammissibili le spese sostenute successivamente al 1 agosto 2020 e solo relativamente alle attività della tipologia “Partecipazione a fiere e saloni internazionali” sono ammissibili anche spese già sostenute.

Non sono ammissibili progetti già conclusi alla data di presentazione della domanda.

Durata: 8 mesi con possibile proroga di 3 mesi

Sigma sei ha presentato varie domande per l’internazionalizzazione curando anche in alcuni casi la realizzazione del progetto.

A disposizione in caso di vostro interesse a presentare domanda.

Contributi a fondo perduto, internazionalizzazione bando nazionale

Il Decreto Rilancio ha disposto una serie di misure di potenziamento della internazionalizzazione delle imprese.

E’ possibile per le imprese chiedere fino al 50% del finanziamento a fondo perduto (tranne per il finanziamento Inserimento Mercati esteri, dove la misura è al 20%), con un importo massimo concedibile a fondo perduto di 100.000 euro in de minimisper un limite di 800 mila euro di aiuti complessivi per singola impresa.

I Finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione, per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono lo strumento principe a disposizione dell’impresa per compiere i primi passi alla scoperta di nuovi mercati esteri. Ottenibili già completamente online, a un tasso molto basso, sono stati resi ancor più attraenti da recenti interventi normativi in risposta alla crisi economica post COVID-19.

Anzitutto, fino alla fine del 2020 sono accessibili senza prestazione di garanzie, il che rende disponibile le risorse per le imprese a 30-40 giorni dalla presentazione dell’istanza. 

Infine sono stati potenziati sia in termini di risorse a disposizione –a partire dal 7 luglio sono stati elevati gli importi richiedibili – sia di raggio d’azione – verrà a breve estesa l’operatività anche agli investimenti realizzati all’interno della UE, finora preclusi, verso i quali si dirige circa il 50% dell’export italiano.

Il ventaglio delle possibilità a disposizione è ampio, con risorse dedicate a coprire a 360 gradi tutte le diverse tipologie di spese che le aziende italiane affrontano per internazionalizzare il proprio business:
Patrimonializzazione. Per sostenere il livello di solidità patrimoniale delle imprese italiane che esportano all’estero e stimolare la competitività sui mercati internazionali. Importo massimo di €800 mila.
Partecipazione a Fiere, Mostre e Missioni di Sistema. Per la partecipazione a fiere internazionali, mostre e missioni di sistema funzionali a promuovere il proprio business sui mercati internazionali. Importo massimo di €150mila.
Programmi di inserimento sui mercati esteri. Per la realizzazione di strutture commerciali, uffici o showroom in nuovi mercati di sviluppo, ampliando la propria presenza internazionale. Importo massimo di € 4 milioni.
Temporary Export Manager (TEM). Per l’inserimento temporaneo di una figura professionale specializzata nelle tematiche di export e internazionalizzazione, che possa sviluppare e potenziare il progetto di crescita internazionale. Importo massimo di € 150mila.
E-Commerce. Per accedere al mondo del commercio elettronico ed incrementare così le proprie vendite all’estero, sia direttamente con una piattaforma informatica di proprietà (importo massimo di € 450mila), sia indirettamente con l’adesione a marketplace forniti da soggetti terzi (importo massimo di € 300mila.
Studi di fattibilità. Per le spese di personale, viaggi e soggiorni necessari alla redazione di studi di fattibilità finalizzati a valutare l’opportunità di effettuare un investimento commerciale (importo massimo di € 200mila) o produttivo (importo massimo di €350mila) all’estero.
Programmi di assistenza tecnica. Per la formazione del personale in loco nelle iniziative di investimento all’estero (importo massimo 300mila).

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Sostenibilità: le novità sui Certificati bianchi

Certificati bianchi: aggiornato la lista dei progetti eleggibili

Il Ministero dello Sviluppo economico, con decreto interministeriale del 1° luglio 2020, ha aggiornato la tabella recante le tipologie di progetti ammissibili ai Certificati Bianchi, i titoli negoziabili che certificano i risparmi energetici conseguiti negli usi finali di energia, realizzando interventi di incremento dell’efficienza energetica.

Chiamati anche Titoli di Efficienza Energetica (TEE), i certificati bianchi sono il principale meccanismo di incentivazione dell’efficienza energetica nel settore industriale, delle infrastrutture a rete, dei servizi e dei trasporti, ma riguardano anche interventi realizzati nel settore civile e misure comportamentali.

Il Gestore servizi energetici (GSE) riconosce un certificato per ogni TEP di risparmio conseguito grazie alla realizzazione dell’intervento di efficienza energetica. Su indicazione del GSE, i certificati vengono poi emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) su appositi conti.

I certificati bianchi possono essere scambiati e valorizzati sulla piattaforma di mercato gestita dal GME o attraverso contrattazioni bilaterali.

A tal fine, tutti i soggetti ammessi al meccanismo sono inseriti nel Registro Elettronico dei Titoli di Efficienza Energetica del GME.

Il valore economico dei titoli è definito nelle sessioni di scambio sul mercato.

Si tratta di 11 nuove tipologie progettuali di sostenibilità: https://www.mise.gov.it/index.php/it/90-normativa/decreti-interministeriali/2041260-decreto-interministeriale-1-luglio-2020-certificati-bianchi-ampliamento-del-catalogo-dei-progetti-ammissibili11 nuovi Settori ammissibili.

che spaziano dall’efficientamento delle linee di produzione della fibra ottica e delle bottiglie PET nel settore industriale, agli interventi per l’utilizzo di combustibili a basso contenuto emissivo (LNG) nel settore del trasporto navale.

Il provvedimento rientra nelle azioni di potenziamento della politica di promozione dell’efficienza energetica, prevista dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, e precede l’emanazione nei prossimi mesi del decreto ministeriale che fissa gli obiettivi per il sistema dei Certificati Bianchi per il periodo 2021-2024.

Sigma sei, supporta le aziende nei processo di sostenibilità ESG, di certificazione energetica ISO 50001 e nel percorso di ottenimento certificati bianchi.

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Contributi a fondo perduto ISO 50001 sistemi di energia

Contributo a fondo perduto, finalizzato a coprire il 50% delle spese ammissibili di consulenza e certificazione , per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001 in ognuna delle sedi operative in cui svolge la propria attività la PMI, fino ad un massimo di 10 sedi operative.

ISO 5001 definisce i requisiti per creare, attuare, mantenere e migliorare un sistema di gestione dell’energia (SGE).
L’obiettivo della norma è quello di consentire che un’organizzazione persegua, con un approccio sistematico, il miglioramento continuo della propria prestazione energetica e dello stesso SGE.
La norma ISO 5001:
a) è applicabile ad ogni organizzazione indipendentemente dalla tipologia, taglia, complessità, posizione geografica, approccio organizzativo o dai prodotti o servizi che fornisce;
b) è applicabile alle attività che influenzano la prestazione energetica che sono gestite e controllate dall’organizzazione;
c) è applicabile indipendentemente dalla quantità, uso e tipologia di energia consumata;
d) richiede la dimostrazione di un miglioramento continuo della prestazione energetica, ma non definisce livelli di prestazione energetica da raggiungere;
e) può essere utilizzata indipendentemente o essere allineata o integrata con altri sistemi di gestione.

A disposizione per la domanda di contributo e l’intervento di consulenza ISO 50001.

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Certificazione EN ISO 13485

La certificazione di un sistema di gestione qualità specifico per dispositivi medici in accordo all’ISO 13485 risulta vantaggiosa, e in molti casi essenziale, per quelle aziende che esportano i loro prodotti sul mercato globale.

Recentemente è stata richiesta per i DPI ad uso COVID-19.

Nell’Unione Europea la conformità alle Direttive comunitarie (ad esempio la Direttiva Dispositivi Medici Impiantabili Attivi, la Direttiva Dispositivi Medici e la Direttiva Dispositivi Medici Diagnostici in Vitro) consente la libera commercializzazione dei dispositivi medici.

Una parte significativa della dimostrazione della conformità ai requisiti delle direttive UE consiste nell’implementazione e verifica indipendente del sistema qualità.
L’attuale standard Europeo per il sistema di gestione qualità relativo ai dispositivi medici è l’EN ISO 13485:2016.

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