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Industria e filiera produttiva del settore tessile del distretto industriale pratese


La legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, in considerazione del significativo impatto collegato all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e delle esigenze di tutela e rilancio della filiera produttiva del distretto industriale pratese, ha attribuito al Comune di Prato un contributo di 10 milioni di euro per l’anno 2022, per il sostegno economico alle imprese del settore tessile del distretto industriale pratese.

Saranno ammissibili i progetti dotati di elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, in grado di accrescere la competitività delle imprese proponenti e con ricadute positive sul distretto industriale pratese, volti, alternativamente, alla realizzazione di:
programmi di investimento;
attività di ricerca industriale e/o di sviluppo sperimentale.

I progetti dovranno essere riconducibili ad una o più delle seguenti linee di intervento:


Sostenibilità socio-ambientale della produzione: in tale ambito, potranno essere finanziati interventi per l’efficientamento energetico, ovvero per la riduzione dei costi di approvvigionamento energetico; per la transizione ecologica dell’impresa e l’adozione di soluzioni aderenti al paradigma dell’economia circolare; per la prevenzione e la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche comprensivi di azioni di rafforzamento della cultura sugli standard di prevenzione e tutela;


– Trasformazione tecnologica e digitale e innovazione dell’impresa: in tale ambito, potranno essere finanziati interventi che favoriscano la transizione digitale dell’impresa e l’adozione di tecnologie abilitanti e interventi finalizzati all’introduzione, nell’attività dell’impresa proponente, di innovazioni di prodotto o processo;


– Rafforzamento della filiera produttiva: in tale ambito, potranno essere finanziati interventi di riassetto organizzativo del distretto, attraverso la creazione o il consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore tessile, attraverso la creazione di idonee piattaforme e strutture di condivisione o animazione, in grado di favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore tessile.

Gli stessi progetti, oltre che in forma singola, possono essere presentati anche in forma congiunta, nell’ambito di un “progetto integrato di distretto”.
I progetti devono prevedere spese ammissibili di importo compreso nei limiti specificati negli avvisi che saranno adottati dal Comune di Prato.
I progetti devono inoltre garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti ed essere ultimati entro 24 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Nell’ambito dei progetti volti alla realizzazione dei programmi di investimento, sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:
– acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
– programmi informatici e licenze software;
– formazione del personale;
– acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili;
– spese per servizi di consulenza e per l’acquisizione di certificazioni di prodotto o di processo.

È altresì ammissibile alle agevolazioni un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante, nel limite del 20% (venti per cento) delle spese per gli investimenti complessivamente ritenute ammissibili.
Nell’ambito dei progetti volti a realizzare attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, sono ammissibili le spese relative a:
– costo del personale;
– strumenti e attrezzature;
– contratti di ricerca “extra muros”;
– servizi di consulenza e servizi utilizzati per l’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
– spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Le agevolazioni, nella forma di contributo a fondo perduto, sono concesse nella misura indicata negli avvisi che saranno adottati, misura che non può comunque superare il 70% (settanta per cento) delle spese ammissibili, ai sensi e nel rispetto del regolamento “de minimis”, ovvero delle disposizioni del regolamento di esenzione o delle altre disposizioni tempo per tempo vigenti in materia di aiuti di Stato eventualmente applicabili all’intervento agevolativo attivato, secondo quanto stabilito nei predetti avvisi.

Bando MISE Rinnovabili e batterie, riapertura dal 28.11.22

A partire dalle ore 12 di lunedì 28 novembre le imprese potranno presentare domanda per gli investimenti nei settori delle rinnovabili e delle batterie attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo.

 Le risorse a disposizione, stanziate nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sono pari a circa 360 milioni di euro.

 Saranno finanziati programmi di sviluppo relativi ai seguenti ambiti:

  • Tecnologia PV (PhotoVoltaics), con particolare riferimento ai pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento;
  • Industria eolica, in relazione agli aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande;
  • Batterie, a sostegno della produzione nel settore.

I Contratti di sviluppo sostengono programmi di investimento di grandi dimensioni, che possono essere realizzati da una o più imprese, anche in forma congiunta.

 Le domande di agevolazione dovranno essere presentate a Invitalia, soggetto gestore della misura, entro il 28 febbraio 2023.

Disponibili 360 milioni per sostenere i nuovi programmi di sviluppo.

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Ricerca e sviluppo Green

Cosè

La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo

A chi si rivolge
Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

Cosa finanzia
L’intervento sostiene progetti coerenti con gli ambiti di intervento del Green New Deal italiano, con particolare riguardo agli obiettivi di:

  • decarbonizzazione dell’economia
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico

Gli investimenti per l’industrializzazione, che sono ammessi esclusivamente per le PMI, devono avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volti a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente. Possono essere ammessi distintamente ovvero insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato presentato per l’ottenimento di agevolazioni, alle condizioni previste dal decreto.

I progetti ammissibili inoltre devono:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro
  • avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni

Procedura di accesso
Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:

  • a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti
  • negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.

Termini e modalità di presentazione delle domande
I termini e le modalità per la presentazione delle domande sono stati stabiliti con il decreto direttoriale 23 agosto 2022.

Le imprese possono presentare la domanda esclusivamente on line, a partire dal 17 novembre 2022, anche in forma congiunta.

A partire dal 4 novembre 2022 sarà possibile avviare la procedura di precompilazione delle domande accreditandosi all’area riservata, accessibile dal sito del Soggetto gestore.

Le agevolazioni
Finanziamenti agevolati del FRI di importo pari al 60% dei costi di progetto, accompagnati da finanziamenti bancari per il 20% e in presenza di idonea attestazione creditizia.

Contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

  • pari al 15 per cento come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
  • pari al 10 per cento come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.
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Bando Marchi Collettivi 2022

Cos’è
Il Bando Marchi Collettivi 2022 sostiene le attività di promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione.

La misura è promossa dal Ministero e gestita da Unioncamere.

A chi si rivolge
Associazioni rappresentative delle categorie
consorzi di tutela di cui all’art. 53 della legge 24 aprile 1998, n.128
altri organismi di tipo associativo o cooperativo.

Cosa finanzia
Le agevolazioni sono concesse a fronte di iniziative di promozione all’estero del marchio collettivo o di certificazione (ad esempio fiere, eventi o altre azioni di comunicazione) .

L’importo massimo dell’agevolazione in favore di ciascun soggetto beneficiario non può superare 150 mila euro.

Risorse
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a circa 2,5 milioni di euro.

Termini presentazione domande
Le domande possono essere presentate al soggetto gestore, dal 22 novembre al 22 dicembre 2022.

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Investimenti sostenibili 4.0


Cos’è
Investimenti sostenibili 4.0 è un regime di aiuto per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di superare la contrazione indotta dall’emergenza Covid e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

Quadro di riferimento
La misura, istituita con il decreto ministeriale 10 febbraio 2022, si pone in continuità con gli interventi promossi dai bandi “Macchinari Innovativi” (decreti ministeriali del 9 marzo 2018 e del 30 ottobre 2019), rispetto ai quali presenta comunque significativi elementi di novità.

A chi si rivolge
Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI)

Cosa finanzia
I programmi di investimento devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
  • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
  • Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Attività economiche ammesse
Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno significativo”).

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell’allegato 4 del decreto 10 febbraio 2022.

Spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui all’articolo 6 del decreto 10 febbraio 2022, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
  • acquisizione di certificazioni ambientali
  • Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica di cui al decreto legislativo 4 luglio 2014 n. 102, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.

Le agevolazioni
Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie. In particolare:

  • per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione

Termini e modalità di presentazione delle domande
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le domande di agevolazione devono essere presentate, esclusivamente per via telematica.

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Check up e pianificazione strategica: bando camerale Parma

Nel contesto di emergenza economica generato dalla pandemia, dalla penuria di materie prime e dalla crisi bellica, la Camera di commercio di Parma ha approvato un nuovo bando che ha lo specifico obiettivo di favorire la diffusione, tra le micro, piccole e medie imprese, della cultura finanziaria e l’adozione di una visione critica e consapevole delle problematiche aziendali, anche per prevenire lo stato di crisi dell’impresa.

I contributi a fondo perduto sono infatti destinati alla realizzazione di interventi di check up economico-finanziario, check up organizzativo-gestionale, pianificazione strategica e business plan.

Domande in modalità telematica dal 20 settembre al 20 ottobre 2022

Chi può presentare domanda?

Le imprese che, alla data di presentazione della domanda, abbiano questi requisiti:

siano micro, piccole o medie imprese come definite dall’Allegato I al Regolamento UE n. 651/2014;
siano iscritte e attive al Registro delle Imprese;
abbiano sede legale e operativa nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Parma.

Gli interventi finanziabili

  • CHECK UP ECONOMICO-FINANZIARIO:

l’intervento è diretto ad analizzare la redditività operativa e generale e lo stato di solvibilità e di solidità dell’impresa; a effettuare l’analisi storica e prospettica dell’andamento finanziario anche a fronte dell’evoluzione attesa del mercato, evidenziando le tensioni che potrebbero mettere in dubbio la continuità aziendale; a individuare gli interventi più idonei per prevenire ed eventualmente gestire situazioni di difficoltà economico-finanziaria nei rapporti con clienti, fornitori e finanziatori (vedi schema guida di cui all’allegato A del presente Bando).

  • CHECK UP ORGANIZZATIVO-GESTIONALE:

l’intervento ha la finalità di controllare che vi sia coerenza fra la strategia dell’impresa e la sua struttura organizzativa e che i processi aziendali siano gestiti in maniera efficiente ed efficace, nonché di verificare la fattibilità e l’introduzione di un sistema di budgeting e controllo di gestione (vedi schema guida di cui all’allegato B del presente Bando).

  • PIANIFICAZIONE STRATEGICA E BUSINESS PLAN:

l’intervento, partendo dalla diagnosi del posizionamento strategico e dall’analisi dei dati storici, è diretto a valutare la definizione / ridefinizione delle strategie dell’impresa, con individuazione del progetto imprenditoriale e la produzione dei relativi output economico-patrimoniali-finanziari prospettici (vedi schema guida di cui all’allegato C del presente Bando).

Spese ammissibili e ammontare del contributo

Sono ammissibili le spese relative all’acquisizione dei servizi professionali per la realizzazione del check-up economico-finanziario, del check-up organizzativo-gestionale, della pianificazione strategica e business plan.

Il contributo è corrisposto in misura pari al 50% delle spese documentate e comunque sino ad un massimo di € 2.500,00 per ciascuno degli interventi. Nel caso in cui l’impresa realizzi più interventi, il contributo, sempre in misura pari al 50% delle spese documentate e ritenute ammissibili, sarà concesso sino ad un massimo di € 5.000.

Sono ammesse a contributo spese non inferiori a euro 1.000,00 ad intervento. Le spese possono essere sostenute dalla data di apertura del bando (20/09/2022) fino al 15/02/2023.

L’impresa potrà avvalersi di uno più fornitori specializzati nella valutazione strategica e finanziaria delle imprese:

  • consulenti singoli o società di consulenza come Sigma sei;
  • professionisti iscritti ad un albo professionale legalmente riconosciuto o lo studi associati;
  • associazioni di categoria o strutture di servizi ad esse collegate.

Come si presenta la domanda

Le richieste di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 9:00 del 20/09/2022 alle ore 21:00 del 20/10/2022.

Valutazione, graduatoria e concessione del contributo

La valutazione delle domande avverrà con una procedura a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione. Al termine della valutazione delle domande, verrà formata la graduatoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione delle domande, attestato dalla data e ora di ricezione della domanda telematica. La graduatoria darà atto delle domande “ammesse e finanziabili”, delle domande “ammesse non finanziabili” per esaurimento delle risorse disponibili e delle domande “non ammesse”.

Rendicontazione ed erogazione del contributo

L’erogazione del contributo avverrà dopo l’invio della rendicontazione da parte dell’impresa beneficiaria. Il termine ultimo per la rendicontazione è il 15/02/2023.

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